ENTI ASSOCIATIVI: RIVOLUZIONE IN VISTA

ENTI ASSOCIATIVI: RIVOLUZIONE IN VISTA

E’ stato approvato, lo scorso 3 luglio, il Codice del Terzo settore (D.Lgs. n. 117) ma di cosa si tratta? Chi coinvolge?

La norma, che si compone di 104 articoli, è la prima vera rivoluzione che riguarda gli Enti non Commerciali ovvero le organizzazioni di volontariato, le associazioni di promozione sociale, gli enti filantropici, le imprese sociali anche sotto forma di cooperative, le società di mutuo soccorso, le associazioni riconosciute e non, le fondazioni e gli altri enti di carattere privato diversi dalle società.

Il Codice, annunciato da diversi mesi, ma da poco emanato ha lo scopo di mettere ordine e vigilare in un settore dove di regole ne esistevano poche e frammentate. Infatti disciplina gran parte degli aspetti della vita associativa che vanno dalla costituzione e dai conseguenti obblighi statutari, dalla tenuta delle scritture contabili e della conseguente redazione del bilancio fino alla disciplina dello scioglimento con conseguente destinazione del patrimonio dell’Ente.

Il decreto definisce in maniera chiara i vari tipi di associazione e le particolarità che le contraddistinguono, raccordando molte norme che già sono in vigore per alcuni specifici aspetti del No profit.

Altro elemento di novità è rappresentato dalla costituzione del registro unico nazionale del Terzo Settore, al quale debbono accedere gli enti per ottenere le agevolazioni a loro spettanti. Al Registro sono riservate le attività di verifica e pubblicità presso i terzi. La funzione è assimilabile a quella che svolge il Registro delle Imprese per le aziende.

Il Decreto definisce anche le cosiddette reti associative che, costituite da un numero di enti non inferiori a 100 o almeno 20 fondazioni, hanno il compito di monitorare l’attività degli enti associati e curano la promozione e sviluppo delle attività di controllo nei confronti dei propri associati.

Sempre la riforma in commento ha istituito il FUN ovvero un fondo, alimentato con contribuiti delle fondazioni bancarie, che verrà utilizzato per il finanziamento dei Centri di servizio per il Volontariato che si occupano di fornire agli Enti il supporto tecnico, formativo ed informativo per promuovere e rafforzare la presenza dei volontari nel Terzo Settore.

Sebbene la norma si presenti corposa e articolata, gran parte delle innovazioni sono rimandate a specifici Decreti che saranno emanati nei prossimi mesi.

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